10 set 2013

a favore del bonus maturità

Scrivere mi calma.
Mi costringe a mettere in fila i pensieri, concatenarli tra loro e scegliere ciò che è più probabile possa avere un senso per chi leggerà. Adesso invece sono agitato. Penso alla selezione per entrare alla facoltà di medicina, i 60 quiz, i 100 minuti.

Sono 84 mila quelli che hanno deciso di provarci. I posti sono solo 11 mila, però. Questa decisione sul come  e quanto rendere scarsa la risorsa "formazione universitaria" viene partorita ogni anno dal MIUR, il ministero dell'Istruzione, che decide anche la distribuzione geografica. La corte costituzionale ha già sancito, nel 1998, che questo fatto non lede il diritto allo studio. Io non sono per niente d'accordo, ma questo conta niente, quindi prendiamo il numero chiuso come un postulato e andiamo avanti.

Chi saranno i fortunati 11 mila? Potremmo estrarli a sorte, no? Costerebbe pochissimo e nessuno tra gli esclusi avrebbe niente da obiettare. Ricorsi ZERO :-)

Le innovazioni dirompenti hanno questa caratteristica di offrire solo l'essenziale ad un prezzo insostenibile per la concorrenza. L'esame di ammissione "GRATTA & STUDIA" costerebbe al candidato pochi €, eviterebbe le transumanze umane il giorno fatidico della prova e uno saprebbe subito se ce l'ha fatta! Poca spesa, moltra resa e solo una puntina di ingiustizia. Sì, perché c'è subito un'obiezione, in fondo condivisibile, al "gratta & studia": dice infatti la legge che l'iscrizione all'università va subordinata al superamento di una selezione preliminare che ha lo scopo di valutare su base attitudinale e/o nozionistica la possibilità dei singoli studenti di frequentare con profitto e portare a termine con successo un determinato corso di studi.

Portare a termine con successo: questo in parole povere significa tenere fuori quelli che probabilmente non arriverebbero in fondo, non si laureerebbero comunque, per mancanza di impegno, motivazione, soldi, memoria, acume, perseveranza. Io ad esempio non mi sono laureato, anche se gli anni a Bologna per me sono stati bellissimi, profondamente formativi e mi hanno portato per mano a quella che oggi è la mia professione. Il pezzo di carta ... quello no, non l'ho portato a casa, con grande delusione dei miei. Però  ho studiato tanto e alla fine ho fatto la mia startup, anche se allora non era di moda e si chiamava solo "dittarella snc". Ma sto divagando.

Anche quest'anno quindi bisogna scovare "quelli che tanto non finirebbero" e tenerli fuori. Scartato il "gratta & studia" entri allora l'esame di ammissione!

Nella sua forma attuale (9 settembre 2013) l'esame di ammissione a medicina prevede 60 quesiti in forma chiusa (metti un pallino in una delle 5 risposte) da completare in 100 minuti. Per ogni risposta esatta guadagni 1.5 punti, per ogni sbagliata ne perdi 0.4. Quindi puoi totalizzare da 90 a -24 punti. Alla fine si fa una bella graduatoria nazionale e i primi 11mila entrano. Gli altri, si sa, non avrebbero comunque raggiunto la laurea.

Chi si occupa di formazione non esita ad ammettere che i test chiusi a tempo non sono quanto di meglio esiste per valutare un soggetto. Ci possono essere dei falsi negativi, cioè persone preparate che a causa dello stress non sono riuscite a far rendere appieno la loro competenza. Ma anche dei falsi positivi, cioè persone incompetenti che grazie alla loro smisurata fortuna o alla altrettanto smisurata corruzione che alligna nel nostro paese, raggiungono inaspettati risultati di vertice.

Dovevano saperlo anche al MIUR perché avevano definito un meccanismo per temperare il numero di falsi negativi e positivi: il cosiddetto bonus maturità. Di cosa si tratta?

Al punteggio raggiunto in 100 minuti si aggiunge una piccola quota (max 10 punti) in base al voto di maturità, quel voto che ha dietro di sé 5 lunghi e intensi anni di studio.

Se facciamo una media di 30 ore settimanali per 36 settimane all'anno abbiamo quindi che max 10 punti derivano da (60 minuti x 30 ore x 36 settimane x 5 anni) 324mila minuti di scuola superiore e max 90 punti derivano da 100 minuti di test. Un po' sproporzionato, ma meglio che niente.

Questo bonus però veniva riservato agli studenti che facevano parte dell'ottantesimo percentile di ogni commissione d'esame, a patto che il punteggio di maturità non fosse inferiore a 80. 10 punti a chi prendeva 100 e lode e via a scalare in proporzione.

E in tre righe ho perso l'80% per miei lettori, temo ... percentile! ... interpolare! L'Italia e l'algebra non vanno d'accordo, altrimenti non si spiegherebbero certi fenomeni di allucinazione collettiva come l'acquisto a rate con tassi d'usura di apparecchi inutili in sostituzione di altri perfettamente funzionanti. Per non parlare dell'appeal politico del populismo più semplificante e panciologo ... Ma di nuovo sto divagando.

Ho letto di padri, affermati professionisti del foro, affranti ed indignati per il fatto che il loro figliuolo, pur avendo preso un voto di maturità superiore a quello del figlio del collega, aveva un bonus nullo (con tutti i soldi spesi in ripetizioni!) Un'ingiustizia intollerabile, dicevano, e preparavano il ricorso. Ahhh, adesso mi sfogo.



Caro avvocato, provi ad immaginare la commissione d'esame di suo figlio con tutti i suoi esaminandi schierati davanti, in fila per uno. Le vengo incontro: diciamo 100 studenti per fare cifra tonda e semplificare i calcoli. Ci siamo ? Sì, sarebbero 50 - 60 di norma, gli esaminandi, ma mi permetta questa piccola forzatura: è a suo vantaggio. Bene. Questi 100 sono stati messi in fila non in ordine alfabetico o per altezza, no no: si parte da quello che ha preso meno e si arriva a quello che ha preso di più. Lo vede dov'è suo figlio ? Al 79° posto e ha preso un punticino in meno di quello all'80°. Uno stupido insignificante punticino. Che significa tutto questo, se stiamo ai fatti ? Significa che suo figlio ne ha una ventina davanti, di studenti. Cioè ci sono una ventina di ragazzi e ragazze che in questi 5 anni hanno studiato di più e meglio di lui, fino a finirgli davanti nel momento supremo dell'esame di maturità; esame che ha comportato diverse prove scritte e una bella prova orale, non 60 quiz in 100 minuti. Mi segue, avvocato? Sursum corda: suo figlio è il migliore degli ottanta peggiori. Però è anche il peggiore dei 20 migliori.

Glielo diamo un piccolo riconoscimento a questi 20 che hanno reso più di suo figlio? Dove sta l'intollerabile ingiustizia ? Vuole che le racconti dei 100 studenti tra cui, al 90° posto, c'è il fortunato figlio del suo fortunato collega? Anche se suo figlio ha preso 95 e quello del collega 93, suo figlio ne ha 20 davanti, capisce? Si è fatto passare davanti da quei 20, quel ... E il figlio del collega solo da 10. Ha fatto meglio lui, ne conviene? Sono fatti, incontrovertibili fatti. Vuole denunciare la commissione di suo figlio? E se invece fosse colpa di quella del figlio del collega? Denunciamole entrambe, anzi tutte!

A mio modesto avviso il bonus maturità sarebbe stato un piccolo (ma benvenuto) correttivo della prova d'ammissione. Averlo eliminato perché "era di complessa applicazione e avrebbe creato ingiustizie" è - questa sì - una affermazione intollerabile, perché presuppone che siamo stupidi e ignoranti: dov'è la complessità? Dov'è l'ingiustizia?. Averlo deciso DURANTE lo svolgimento della prova presuppone infine una totale mancanza di rispetto per chi in base alla sua esistenza aveva impostato la preparazione sia della maturità che della prova di ammissione.

Credo invece - e concludo - che le motivazioni che hanno guidato l'esecutivo siano principalmente legate al consenso spicciolo, non al bene comune. Si galleggia, non si fa rotta nè vela. I ricorsi degli 80 peggiori, sembra abbia detto il ministro, sarebbero stati superiori in numero a quelli dei 20 migliori, e questo è un ragionamento scientifico, non c'è bisogno di dirlo. Intanto, su questo stesso pianeta, l'istruzione conosce una rivoluzione copernicana grazie ai MOOC e agli strumenti di condivisione, ma non in questo stivale del cazzo in mezzo al mare.

Ecco, spero di essermi spiegato; adesso sono calmo. Troppo?