23 nov 2008

A spasso dopo pranzo ...

... con la Lumix ! Ecco un po' di foto, ritoccate con Picasa:










Il mirino ottico mi manca (c'è solo l'elle-ci-di da 2.5") e a volte mi trovo con l'occhio incollato al dorso della fotocamera, in cerca di un oculare che non c'è. Dovrei farmi un soffietto con una lentina ... oppure mettermi sotto a un panno nero, come i fotografi di un secolo fa ! Comunque son proprio contento ... adesso però devo studiarmi il manuale per bene. Ciao !

22 nov 2008

Nuovo acquisto: Lumix LX1

Come dice Giovanni Vernia: PRESA ! (e in + su eBay, semel in anno ...). Ooh, ha tutto quello che serve per fare foto creative: 28mm ed esposizione manuale. MANUALE ! Cioè, oltre alla esposizione automatica, a priorità di tempi, a priorità di diaframmi, a programma, etc etc, posso anche impostare il tempo e il diaframma che pare a me, così, a capocchia ! Vive la liberte. Ecco la prima foto che ho fatto dal balcone (tra l'altro, prima fotocamera al mondo a proporre, nel 2005, il formato 16:9, non so se rendo):

Eccola qui sotto, la nuova arrivata, fotografata dalla fedele zia Oly:

Ed ecco zia Oly in persona (Olympus C-350), fotografata dalla Lumix:

Ed ora via, verso l'infinito ed oltre !

20 nov 2008

Turbo pascal, 25°

Il Venti Novembre dell'OttantaTre (20/11/83), proprio 25 anni fa, arrivò sul mercato uno strumento di sviluppo software che avrebbe cambiato il mondo della programmazione, sia per la straordinaria velocità ed efficienza, sia grazie al prezzo incredibilmente basso per l'epoca, 49.95 dollari, alla portata di tutti.

Era il Turbo Pascal della Borland.

Lo si può tuttora trovare in uso presso molte scuole superiori; spartano ed essenziale, ha tutto quello che serve per farsi i denti da programmatore, se programmare vuol dire tradurre in codice un'idea di movimento, informazioni che frullano e si mettono in formazione, braccia astratte che sondano ritmicamente la materia binaria, instancabili. Alè ! Le braccia astratte non mi erano ancora venute in mente, sarà la vecchiaia ... però suona bene ;-)

A quel tempo io cosa facevo ? Dal 79 mi occupavo a tempo pieno di informatica, mi sa, trascurando l'università; prima ancora mi ero cimentato col Commodore 64: una gestione di magazzino con distinta base in Basic ! Quindi la frequenza al TAMC di Matematica, con Fortran e Pascal sul cervellone del Cineca, poi l'incontro con il CP/M Pickles and Trout su Tandy Radio Shack Model ][ su cui sviluppavamo in PascalZ; qui ci ho passato parecchio tempo, anche un bel po' di notti, e ne ho ancora uno (il mio !) in garage. Chissa se funziona. Ecco una foto e un link:
Qui un bel giorno arrivò uno strano programma che si chiamava dBase][,prodotto dalla Ashton Tate; era strano perchè era facilissimo realizzare programmi gestionali, cioè definire archivi per registrare informazioni e realizzare maschere a video per gestire (cercare, inserire, modificare e cancellare) dette informazioni. Però era un casino fare altri tipi di programmi. Per me fu amore a prima vista.

Siccome i programmi gestionali si assomigliano tutti (cambia sì la struttura delle informazioni, ma non più di tanto il modo di gestirle) mi ero fatto uno "standard" che mi garantiva una migliore produttività rispetto al PascalZ.

Ecco perchè non mi colpì più di tanto l'arrivo del Turbo Pascal: era un linguaggio meno efficace per i miei scopi. Della Borland usavo Sidekick, uno straordinario "coltellino svizzero" che si annidava nella memoria alta del computer e saltava fuori premendo due tasti: c'era un editor, una calcolatrice e anche qualcosaltro che adesso non ricordo. Bisogna tenere presente che allora non c'era Windows, e di norma funzionava soltanto un programma per volta. Per cambiare si chiudeva il programma in uso e si faceva partire l'altro. Tempi biblici, tutto su floppy da otto pollici ! Un hard disk da 5 + 5 mega costava 10 milioni di lire, misurava 80 x 40 x 20 cm, pesava un casino e faceva un rumore d'inferno. Bei tempi, cesellare il software faceva la differenza !

E c'era anche poca concorrenza: eravamo i primi coi personal computer ed andavamo ad esplorare un mercato vergine, fatto di innumerevoli piccole aziende, abbastanza evolute da capire l'importanza della gestione "in-house" dei dati, della contabilità industriale, del cruscotto direzionale, ma abbastanza piccole da stare alla larga dai fornitori tradizionali di mini computer. Io poi che avevo una formazione più economica che scientifica riuscivo a capire meglio le esigenze aziendali e andavo molto forte. Mi ricordo di un mio amico, fisico, che si riufiutava di implementare l'arrotondamento IVA di legge in quanto "matematicamente sbagliato". Ah ah ah, gli impavidi cowboys della tastiera, sembrava tutto facile, anche fare i soldi, e un po' ne abbiamo fatto.

Poi è arrivata l'IBM e il mondo è cambiato un'altra volta. Ce l'ho ancora il mio IBM PC, con la scheda di espansione Hercules e l'hard disk interno da 10 mega della ... Plus forse; è in soffitta e non funziona più. Io passai a Clipper, della Nantucket: permetteva di compilare i programmi scritti in dBase, rendendoli molto più veloci (e non modificabili). Chiudevano i garage e aprivano i concessionari ufficiali; le software house si consolidavano, il mercato maturava.


Così anch'io mi sono messo la cravatta e la giacca blu e sono andato a fare il consulente di qua e di là. Un giorno mi telefona un commerciale della Olivetti Grandi Utenti, dice che un mio collega si è ammalato e mi chiede di sostituirlo; OK dico io; così ce ne andiamo in Toscana da una grande azienda pubblica e ... grandi lavori, proprio belli complicati che a farli sul loro cervellone Sperry Univac avrebbero speso una barca di soldi ! Dopo un paio d'anni il capocentro mi chiede di fare una società, che non ne può più di affidare lavori di una certa entità ad un singolo professionista, l'amministrazione gli straccia le balle; OK dico io, il socio ce l'ho, è l'amore della mia vita e così eccoci qua, dopo più di venti anni ancora in corsa. Peccato per la Olivetti che nel frattempo l'è sciupà: era proprio una bella società.

Quindi, in conclusione, lunga vita al Pascal, sia Turbo che Delphi che qual che sarà, e lunga vita anche a tutti noi, teste di Clipper con le braccia astratte che sondano, sondano la materia binaria !

16 nov 2008

tutti al mare

Prendere il sole quando c'è !

E così oggi, finita la scuola, tutti al mare !

Potrebbero essere gli anni cinquanta, quelli col futuro nuovo di zecca.

E invece ... va beh !

9 nov 2008

a casa

So long, Tychy ...

Passaggio a vienna:

Oggi a spasso al mare

con mio figlio

e abbiamo parlato nella nebbia incombente del sol dell'avvenire, che non è più quello di una volta (se no sai che palle ;-)

8 nov 2008

day 9, anzi 10

E' l'una di notte e abbiamo elettrocolorato !

Son contento, anche per la gente qui

Domani a casa via Vienna :-)

5 nov 2008

day 7

Dai che ormai ci siamo ! Ho scovato un guerriero accovacciato nelle viscere della fabbrica, ed era alto ma così alto che ... non si vedeva la testa:

allora sono corso dentro al Partenone

ma i suonatori in sciopero avevano incrociato le trombe

e quando sono uscito finalmente c'era il sole !

4 nov 2008

day 6


C'è un momento in cui le cose cominciano ad andare a posto, e uno si trova a fischiettare sempre più spesso;

o forse è l'organismo della fabbrica che si fa sentire.

Qui sotto ci sono i PLC, la parte con gli istinti e i riflessi più rapidi della fabbrica:

E intanto fuori la nebbia fa il suo lavoro; qui di fronte c'è uno spazio asfaltato per le esercitazioni di una scuola guida; una roba che in Italia non esiste, mi sembra:

Bella idea, no ? Così i patentandi evitano di essere fin da subito caricati di maledizioni dagli altri automobilisti. Ciao !

3 nov 2008

day 5

Oggi è nata una stella: primi pezzi ossidati ! Ma non posso farveli vedere: TOP SECRET ! Ecco invece un sistema per tenere calda una vasca:

sono migliaia di palline da ping pong (beh, un po' più grosse) che fanno da coperta, pur permettendo ai pezzi in lavorazione di entrare facilmente in vasca, calati dal carroponte. Ingegnoso, no ? Queste qui sotto invece sono tubazioni per il caldo e per il freddo:

Blu e rosso, come nei rubinetti del bagno. Per il resto oggi fuori c'era la nebbia. Ciao !

2 nov 2008

day 3

Stesso sguardo dalla finestra, ma oggi s'era fatto un po' tardi:

day 2

Anche oggi ho guardato dalla finestra, ma a sinistra:

day 1

Ecco il mio nuovo ufficio per i prossimi giorni:
e questo è quello che si vede dalla finestra, guardando di fronte: