Era il Turbo Pascal della Borland.
Lo si può tuttora trovare in uso presso molte scuole superiori; spartano ed essenziale, ha tutto quello che serve per farsi i denti da programmatore, se programmare vuol dire tradurre in codice un'idea di movimento, informazioni che frullano e si mettono in formazione, braccia astratte che sondano ritmicamente la materia binaria, instancabili. Alè ! Le braccia astratte non mi erano ancora venute in mente, sarà la vecchiaia ... però suona bene ;-)
A quel tempo io cosa facevo ? Dal 79 mi occupavo a tempo pieno di informatica, mi sa, trascurando l'università; prima ancora mi ero cimentato col Commodore 64: una gestione di magazzino con distinta base in Basic ! Quindi la frequenza al TAMC di Matematica, con Fortran e Pascal sul cervellone del Cineca, poi l'incontro con il CP/M Pickles and Trout su Tandy Radio Shack Model ][ su cui sviluppavamo in PascalZ; qui ci ho passato parecchio tempo, anche un bel po' di notti, e ne ho ancora uno (il mio !) in garage. Chissa se funziona. Ecco una foto e un link:


Ecco perchè non mi colpì più di tanto l'arrivo del Turbo Pascal: era un linguaggio meno efficace per i miei scopi. Della Borland usavo Sidekick, uno straordinario "coltellino svizzero" che si annidava nella memoria alta del computer e saltava fuori premendo due tasti: c'era un editor, una calcolatrice e anche qualcosaltro che adesso non ricordo. Bisogna tenere presente che allora non c'era Windows, e di norma funzionava soltanto un programma per volta. Per cambiare si chiudeva il programma in uso e si faceva partire l'altro. Tempi biblici, tutto su floppy da otto pollici ! Un hard disk da 5 + 5 mega costava 10 milioni di lire, misurava 80 x 40 x 20 cm, pesava un casino e faceva un rumore d'inferno. Bei tempi, cesellare il software faceva la differenza !
E c'era anche poca concorrenza: eravamo i primi coi personal computer ed andavamo ad esplorare un mercato vergine, fatto di innumerevoli piccole aziende, abbastanza evolute da capire l'importanza della gestione "in-house" dei dati, della contabilità industriale, del cruscotto direzionale, ma abbastanza piccole da stare alla larga dai fornitori tradizionali di mini computer. Io poi che avevo una formazione più economica che scientifica riuscivo a capire meglio le esigenze aziendali e andavo molto forte. Mi ricordo di un mio amico, fisico, che si riufiutava di implementare l'arrotondamento IVA di legge in quanto "matematicamente sbagliato". Ah ah ah, gli impavidi cowboys della tastiera, sembrava tutto facile, anche fare i soldi, e un po' ne abbiamo fatto.
Poi è arrivata l'IBM e il mondo è cambiato un'altra volta. Ce l'ho ancora il mio IBM PC, con la scheda di espansione Hercules e l'hard disk interno da 10 mega della ... Plus forse; è in soffitta e non funziona più. Io passai a Clipper, della Nantucket: permetteva di compilare i programmi scritti in dBase, rendendoli molto più veloci (e non modificabili). Chiudevano i garage e aprivano i concessionari ufficiali; le software house si consolidavano, il mercato maturava.

Così anch'io mi sono messo la cravatta e la giacca blu e sono andato a fare il consulente di qua e di là. Un giorno mi telefona un commerciale della Olivetti Grandi Utenti, dice che un mio collega si è ammalato e mi chiede di sostituirlo; OK dico io; così ce ne andiamo in Toscana da una grande azienda pubblica e ... grandi lavori, proprio belli complicati che a farli sul loro cervellone Sperry Univac avrebbero speso una barca di soldi ! Dopo un paio d'anni il capocentro mi chiede di fare una società, che non ne può più di affidare lavori di una certa entità ad un singolo professionista, l'amministrazione gli straccia le balle; OK dico io, il socio ce l'ho, è l'amore della mia vita e così eccoci qua, dopo più di venti anni ancora in corsa. Peccato per la Olivetti che nel frattempo l'è sciupà: era proprio una bella società.
Quindi, in conclusione, lunga vita al Pascal, sia Turbo che Delphi che qual che sarà, e lunga vita anche a tutti noi, teste di Clipper con le braccia astratte che sondano, sondano la materia binaria !
1 commento:
Aaaaarghhhhh è tutto veroooooo sigh sigh sob sob. Ebbene si... sono quel tale di fisica che dopo tanti anni ha ormai capito come girano le cose. Oggi per me è pari anche 13, basta che qualcuno mi paghi ahahahaha. Cosa ci vuoi fare. Si invecchia e si cambia. Io sono passato al FoxPlus e poi al Visual Foxpro e ancora adesso faccio programmi che funzionano e non danno mai problemi. Peccato che i clienti siano pochi, però vuoi mettere la soddisfazione che danno? Scrivere sequenzialmente, dall'alto al basso... se c'è un problema alla riga 300 lo trovi di sicuro, altro che gestione degli eventi... si fanno cose meno carine, certo, ma anche più affidabili (guarda windows che è tutto un evento, ehehehe). Bene, vado in branda perchè domani è un altro giorno... si vedrà... Complimenti al tuo blog Angelo, leggendolo sembra di leggere articoli per una rivista... così si fa. Ciaooooooo TopoDan
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