Son scappato fuori un attimo per fare ste foto e mi è venuto in mente quando da bambino correvo fuori che era appena nevicato; c'era un odore di freddo bellissimo, come questo qui che sento adesso, e non riuscivo a star fermo, sia per il freddo che per la contentezza, perchè diventavano possibili un range di giochi fantastici, pallate, scivolate giù dal ponte, pupazzi, prima guerra mondiale sull'altopiano, igloo per il gatto e bisognava sbrigarsi a goderseli tutti e non c'era tempo che per questo, niente lentezze e tristezze, tutte urla e corse e fiatone e questo sapore di pulito in bocca.
Ho letto da qualche parte che la zona del cervello umano associata all'olfatto è sproporzionata in relazione a quello che facciamo col nostro nasino; ma va bene così ... arrivano certe raffiche di ricordi da stordirti come un frullo di passeri che disegna a carboncino su un cielo da neve.
1 commento:
Bé, sembra proprio... Il Deserto dei Tartari... Una fabbrica nel deserto...
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